Oggi parliamo di una pianta dal nome molto esotico e a prima vista difficile, ma che sono sicura, avrete sicuramente sentito nominare spesso: parlo dell’ Amorphophallus konjac, più comunemente conosciuta con il nome di Konjac o Glucomannano dal nome del principale componente del fitocomplesso. Infatti, il Glucomannano è una sostanza polisaccaridica contenuta all’interno del fitocomplesso del Konjac, non il Konjac stesso.
Se dopo la quarantena avete cercato ispirazione per rimettervi in forma, sicuramente leggendo qua e là avete letto il nome di questa pianta originaria del Giappone , la cui parte usata a scopo medicinale è il tubero.
Ma cerchiamo di capire la correlazione tra Konjac e controllo del peso.
Come anticipato, il fitocomplesso del tubero è caratterizzato da un polisaccaride eterogeneo detto glucomannano, costituito da molecole di D-glucosio e di D-mannosio e dalla presenza anche di altri glucosidi.
Le principali proprietà del Glucomannano
Questa molecola ha una notevole capacità di immagazzinare acqua, rigonfiandosi e aumentando così il proprio volume a secco fino a circa 90 volte. In particolare il Glucomannano gelifica molto bene in ambiente acido.
Lo stomaco umano, come noto, secerne sostanze che creano un ambiente acido, per innescare e favorire i processi digestivi. Il glucomannano, una volta arrivato nello stomaco, incontra un ambiente molto favorevole alla sua gelificazione, ed inizia a rigonfiare gradatamente circa 15 minuti dopo l’ingestione, raggiungendo il massimo dopo un’ora circa, permanendo poi nello stomaco per circa 2 ore prima di passare nell’intestino tenue.
La presenza di tale massa nello stomaco agirà da saziante, limitando la sensazione di fame. Per questo motivo il Konjac viene utilizzato spesse come coadiuvante nelle diete ipocaloriche.
Una seconda proprietà del Konjac è quella lassativa: proseguendo il viaggio del glucomannano dall’ingestione, all’arrivo e rigonfiamento nello stomaco, arriviamo al passaggio nell’intestino tenue, dove non viene assorbito e non causando quindi nessun effetto sistemico.
La massa mucillaginosa formata dal glucomannano arriva infine al grosso intestino, dove subisce in parte una degradazione da parte delle glicosidasi della flora batterica. A questo livello esercita azione lassativa di tipo meccanico-osmotico, massaggiando le pareti dell’intestino crasso e stimolando in tal modo la peristalsi.
Un’altra azione sicuramente meno nota della radice è quella ipocolesterolemizzante: infatti sempre con lo stesso meccanismo d’azione (rigonfiamento in presenza di acqua) il glucomannano è in grado di ridurre l’assorbimento intestinale dei lipidi, in particolare del colesterolo, sia ostacolandone la penetrazione nei villi intestinali per inibizione della sua solubilizzazione sia sequestrandolo direttamente con modalità simili a quelle delle resine di sintesi sia diminuendo l’attività della lipasi pancreatica.
Il Konjac quindi è una pianta utile per chi soffre di stipsi, per chi vuole contribuire a ridurre il senso di fame e per chi vuole controllare i propri livelli di colesterolo, ma…attenzione: sempre sotto la guida ed il controllo del Medico, ed il consiglio del Farmacista!